Il Guardasigilli alla Camera: “il malfunzionamento della giustizia è un macigno sulla crescita. Cause pendenti sotto i 5 milioni”
Il fenomeno della corruzione ha, nel nostro Paese, “dimensioni intollerabili, soprattutto per l’intreccio che si riscontra con le associazioni mafiose”. Lo ha detto il Guardasigilli Andrea Orlando, nella sua relazione alla Camera, rilevando che gli effetti della corruzione sono “devastanti” per il Paese.
Una situazione dovuta anche al “malfunzionamento” della giustizia che, secondo il Ministro Orlando, costituisce “uno dei piu’ grandi macigni sulla strada della crescita” del Paese”. Il ministro ha ricordato che oggi “la giustizia e’ diventata per i cittadini un simbolo di calvario da tener lontano dalla propria vita” La giustizia, secondo Orlando, “e’ stata terreno di aspro scontro politico”, che ha ostacolato “le necessarie riforme” e trasformato i problemi in “mali cronici”. Una pagina, questa, che “si puo’ dire chiusa”, ha detto il Guardasigilli, il quale ha ribadito che “il metodo del dialogo e’ fondamentale”. Orlando ha voluto ricordare anche la “straordinaria fonte di ispirazione” giunta dal presidente Giorgio Napolitano, “il cui lavoro e le cui indicazioni” possono continuare ad essere un “incoraggiamento” per gli interventi di riforma. Negli ultimi mesi, ha sottolineato il ministro, “sono state affrontate le emergenze piu’ gravi”, dalle “carceri” al “processo e all’arretrato civile”: anche il vicepresidente della Commissione Ue Katainen “ha riconosciuto la bonta’ della nostra riforma. Le cause pendenti al giugno del 2014 – ha però ricordato – sono poco più di 4 milioni 800 mila, con un calo per la prima volta dal 2009 “sotto la soglia dei 5 milioni”.
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