“La risposta alle difficoltà europee non è disfare l’integrazione, ma al contrario fare progressi nelle aree incomplete, vale a dire nella convergenza economica e istituzionale”. Lo ha detto Mario Draghi, che rivolgendosi alle proteste anti-Bce in occasione della inaugurazione della nuova sede della Banca centrale europea aggiunge: “non c’è Paese al mondo che riesca a prosperare isolato dalla globalizzazione”.
“La ricerca dell’efficienza economica va accompagnata con politiche d’integrazione ed equità” ha detto Draghi aggiungendo che “la soluzione può riassumersi in una parola: competenze, attraverso uno stimolo della formazione”.
Il numero uno della Bce, inaugurando il nuovo quartier generale dell’Eurotower a Francoforte, ha detto: “Questo edificio – spiega – sarà conosciuto come la ‘casa dell’euro’. Fornisce solide fondamenta alla Bce per perseguire il suo mandato di mantenere la stabilità dell’euro per tutti i cittadini dell’area euro. In questo senso è il simbolo del meglio che potremo ottenere insieme. Ma è anche il simbolo del perchè non potremo più rischiare di separarci”. Draghi ricorda che l’”edificio si trova nel posto in cui era un tempo il mercato ortofrutticolo di Francoforte, un edificio degli anni Venti in gran parte incorporato nella nuova struttura e dove tra il 1941 e il 1945 oltre 10 mila ebrei di Francoforte sono partiti da qui per essere destinati ai campi di concentramento. Si tratta di qualcosa che non dovrà mai essere dimenticato”.
“Un’Europa integrata, pacifica e democratica – dice Draghi – è una lezione chiave che ci viene da questo nero capitolo di storia. Abbiamo fatto molta strada da allora ma niente di quello che abbiamo realizzato va considerato garantito”.
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