“Nei primi sei mesi del 2015 le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza giuridica, ammontano a 194.364 milioni di euro, in lieve diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (-335 milioni di euro, pari a -0,2%)”.
Lo riporta il Ministero dell’Economia e delle Finanze che spiega come: “ai fini del confronto omogeneo tra il risultato registrato nel primo semestre del 2015 rispetto all’analogo periodo dello scorso anno, è necessario tener conto del venir meno del gettito dell’imposta sostitutiva sui maggiori valori delle quote di partecipazione al capitale della Banca d’Italia, il cui versamento ammontava a 1.692 milioni di euro ed era previsto per il solo anno 2014. Al netto di questa entrata straordinaria del 2014, le entrate tributarie erariali presentano una crescita tendenziale del +0,7% (+1.357 milioni di euro)”.
“Si confermano in aumento – conclude il MEF – le entrate dell’IVA che crescono di 747 milioni di euro (+1,5%), per effetto dell’andamento complessivamente positivo della componente relativa agli scambi interni e dei versamenti dovuti in base all’applicazione del meccanismo dello “Split Payment – la Legge di stabilità 2015 ha introdotto questo meccanismo che prevede che le Pubbliche Amministrazioni versino direttamente all’Erario l’imposta sul valore aggiunto che è stata addebitata loro dai fornitori“, (+1,8%, pari a +744 milioni)”.
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