“Attendiamo un riconoscimento dalla politica – dice il Presidente Fismo Confesercenti Manzoni – su questioni centrali per il comparto come il rispetto delle date d’inizio dei saldi o gli orari”.
“Quest’anno celebriamo i nostri 101 anni di attività: un mestiere che la mia famiglia, da tre generazioni, fa con passione e con la volontà di trasmettere un valore, quello del Made in Italy, che è sempre più complicato fare senza manodopera, difficile da trovare”.
Con queste parole Maurizio Marinella ha raccontato la sua esperienza d’imprenditore ricevendo il “Premio Moda” FISMO Confesercenti, giunto alla sesta edizione.
Marinella, presidente della storica maison che di Napoli è, oggi come ieri, “il luogo di incontro di chi ama l’eleganza tutta italiana”: una realtà che “alza la saracinesca” alle sei e trenta del mattino per dare la possibilità ai suoi clienti di scegliere una cravatta con calma, mangiando una sfogliatella e bevendo un caffè.
“Quello che vogliamo – ha aggiunto – è trasmettere una napoletanità positiva, di persone che lavorano e che producono con qualità. Il valore aggiunto del Made in Italy è la sapienza artigiana come quella, ad esempio, del guantaio, dell’ombrellaio, che, purtroppo, sta scomparendo e che è patrimonio dell’italianità. Per questo sto cercando di aprire a Napoli un’università degli antichi mestieri, con la facoltà di Architettura, per poter tramandare questo sapere e questo valore”.
“Sono emozionato – ha concluso – di ricevere questo premio oggi, la stessa profonda emozione che metto, ogni giorno, nel mio lavoro. Mio padre mi ha detto: “facciamo grandi cose partendo da Napoli e restando a Napoli” ed è quello che voglio continuare a fare, con orgoglio e tutta la mia napoletanità”.
“La vera ricchezza del nostro Paese – ha detto il presidente di Confesercenti Massimo Vivoli – sono le aziende, come Marinella, che sanno tramandare la sapienza della manifattura Italiana ed esportarla nel mondo. Le PMI sono il motore dell’Italia, non solo in termini di produttività, ma per creatività, innovazione, modernità e in quanto espressione di un territorio. Per questo, anche per conservare questo sapere, chiediamo un legame più stretto tra scuola e mondo imprenditoriale. Grazie ad aziende come Marinella si possono vincere sfide difficili come la desertificazione. Per questo come Confesercenti vogliamo continuare a premiare gli attori di un settore che rappresenta un immenso patrimonio dell’Italia”.
Giampaolo Bruno, Direttore pianificazione strategica Studi e Rete estera ICE, ha sottolineato come in un mercato come quello attuale sia necessario “dotarsi di strumenti per la vendita, conoscere i mercati e saperli interpretare. Essendo spesso i mercati di riferimento molto lontani, bisogna conoscere bene il target della clientela e le sue esigenze. Le PMi italiane devono comprendere come inserirsi nelle reti di distribuzione internazionale ed investire in conoscenza, come ha fatto Marinella, per garantire la floridezza del Made in Italy”.
La dottoressa Anna Maria Curcio, Docente di Sociologa Generale e Storia del Pensiero Sociologico presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi Roma Tre, ha tenuto una lectio magistralis sulle interazioni tra moda cultura ed economia. “La moda – ha detto – ha una valenza politica e sociale, è un elemento presente in tutte le società, abbraccia tutte le arti, come diceva Balzac, è metafisica delle cose. E le cravatte, che oggi premiamo attraverso Marinella, sono state, per esempio per le suffragette, uno strumento contro la distinzione tra uomo e donna, in favore della parità dei sessi”.
Alberto Gommellini, docente di Diritto Commerciale all’Università Sapienza di Roma, ha invece fatto il punto sulla disciplina dell’etichetta Made in Italy nel settore della moda ed ha ribadito come sia “un tema assai ampio dal punto di vista giuridico, oltre che sociologico ed economico. Il nostro Paese è fortemente interessato all’introduzione dell’obbligo di etichettatura nella UE, per la commercializzazione dei prodotti nel mercato unico europeo. In sede UE l’obbligo di etichettatura d’origine è un work in progress. L’Italia si batte per l’introduzione dell’obbligo soprattutto nei settori tessile (moda), ceramica, oreficeria, calzature e mobili d’arredamento. Il Parlamento italiano ha allo studio il disegno di legge 1061 che prevede e regola il marchio collettivo facoltativo “Italian quality”. Ieri, 27 Ottobre, si è tenuta l’ultima riunione del comitato ristretto, vedremo come si evolverà il tutto, tenendo conto che la legge dovrà superare lo scoglio delle norme comunitarie”.
“E’ un onore consegnare questo riconoscimento ad un imprenditore che è espressione di tutte le motivazioni del premio – ha concluso Roberto Manzoni, Presidente FISMO. Quello che vogliamo con il Premio Moda, infatti, è gratificare chi sa esportare il Made in Italy nel mondo, pur restando radicato nel proprio territorio. Con questo riconoscimento ci sentiamo di tutelare la qualità del Made in Italy ed un settore che è trainante per occupazione e reddito e che necessita di maggiore attenzione da parte della politica su questioni cruciali come la regolamentazione degli outlet, il rispetto delle date d’inizio dei saldi – che devono essere certe e uniche per tutta l’Italia, nell’ottica di un rilancio nazionale dell’intero settore – o sulla deregulation degli orari di apertura dei negozi. Capire come contribuire alla crescita di un comparto cruciale per l’economia italiana, magari individuando anche un legame tra turismo e shopping, facendo passare il messaggio di quanto sia diverso e più emozionante comprare un prodotto italiano in Italia. Un concetto che ha fatto Marinella che, da oltre un secolo, è simbolo della migliore espressione della produttività italiana”.
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Marinella
La storia della famiglia Marinella comincia con il capostipite Eugenio Marinella che a 34 anni e dopo quindici anni nel settore dell’ abbigliamento maschile, decise che era giunto il momento di cambiare lo stile ed il modo di vestire di un uomo che conta.
E’ lui fondatore della “filosofia Marinella”: più che un punto vendita un salotto dove le relazioni umane si basano su disponibilità, cortesia e rispetto. Dopo di lui il figlio Luigi ed oggi il nipote Maurizio hanno portato avanti la sua filosofia facendo delle cravatte Marinella un vero e proprio simbolo di eleganza.
La produzione firmata E. Marinella ha conservato la scrupolosa attenzione alla qualità delle materie prime e la curatissima fattura ancora oggi rigorosamente artigianale, per queste cravatte “napoletane veraci” e allo stesso tempo “very british”.
Premio Moda
Il Premio Moda FISMO Confesercenti, giunto alla sesta edizione, nasce con l’intento di evidenziare il ruolo di questo importante comparto dell’economia italiana, espressione di un sistema manifatturiero che è primo al mondo per qualità e per valore delle esportazioni. Dal 2009 ha premiato, nell’ordine: Brioni, Ferragamo, Cucinelli, Missoni e Corneliani.
Fismo
La Federazione Italiana Settore Moda, per importanza politico – sindacale e per forza organizzata è uno dei sindacati di categoria più forti della Confesercenti, lo è per il numero di iscritti, oltre 24.500 su circa 165.500 imprese operanti in Italia, ed è stata costituita nel 1979. Il 12 maggio 2014 si è svolta l’8^ Assemblea Elettiva che ha approvato le linee strategiche della associazione, ed ha proceduto alla elezione dei nuovi organismi dirigenti. La FISMO, che rappresenta le piccole e medie aziende che si occupano della distribuzione al dettaglio di articoli di abbigliamento, tessile, calzature, pelletteria e accessori moda, è presente con propri gruppi dirigenti organizzati in tutte le province italiane. Compito della FISMO è anche quello di fornire alla categoria nuovi strumenti di analisi e di programmazione capaci di creare le condizioni e le opportunità per agire all’interno di un mercato sempre più globale, ma non globalizzante.
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