Anche i dati del DEF, resi noti ieri, non lasciano trasparire ampi margini di manovra.
“Il dato odierno sul clima di fiducia di famiglie ed imprese nel mese di settembre continua a riflettere l’immagine di quello che abbiamo già definito ‘l’ottovolante’. Il sentiment sulla fiducia delle imprese è sempre in altalena con i dati a consuntivo. La fiducia dei consumatori è in calo per il terzo mese consecutivo – sottolinea in una nota l’Ufficio studi economici di Confesercenti – e questo indicatore ci esprime la forte incertezza in cui si trovano a vivere le famiglie, soprattutto sul fronte della situazione economica personale.
La fiducia delle imprese, invece, segna una crescita di 1,5 punti. Per le imprese del commercio al dettaglio, in particolare, il clima di fiducia sale di 4,6 punti rispetto ad agosto, anche se risulta una dinamica differente tra GDO (4,8) ed esercizi tradizionali (3,2).
Da pochi giorni sono usciti i dati delle vendite al dettaglio che, nel mese di luglio, avevano subìto una battuta d’arresto, con un crollo per i piccoli esercizi.
Effettivamente, se osserviamo il sentiment che le imprese del commercio esprimevano ad agosto (che si basava anche sull’andamento delle vendite di luglio) questo registrava il dato non positivo delle vendite del mese precedente. Infatti la variazione era di -3,9 punti (-5,7 per la GDO e -1,1 per gli esercizi tradizionali).
Questa risalita della fiducia delle imprese del commercio ci fa, quindi, ipotizzare, e sperare, che la situazione in questi ultimi due mesi stia effettivamente migliorando, anche se permane l’immagine di un percorso in salita, oscillante e tortuoso per quanto riguarda il consolidamento dei consumi delle famiglie. Insomma, si continua a navigare a vista. Anche i dati del DEF, resi noti ieri, non lasciano trasparire ampi margini di manovra per intervenire a sostegno della ripresa dei consumi”.
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