L’Istituto rileva una ripresa per il lavoro autonomo, dopo due mesi di calo.
Il tasso di disoccupazione a settembre sale all’11,7%, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente. Ma contemporaneamente, rispetto ad agosto, sale anche l’occupazione (+0,2%, pari a 45 mila unità).
Lo rileva l’Istat. Il valore della disoccupazione si riporta così ai livelli del febbraio scorso.
A settembre la stima degli occupati cresce, rispetto ad agosto (+0,2%, pari a +45 mila unità), ”recuperando il calo registrato nel mese di luglio. Il dato è in crescita anche su base annua, con un rialzo di 265 mila unità (+1,2%). La crescita degli occupati su base annua è il risultato del boom segnato tra gli over50 (+384mila, in rialzo del 5,1%). Ma a settembre segnano una performance positiva anche i più giovani, gli under25 (+30mila, in aumento del 3,2%). Mentre, sempre in termini tendenziali, mostrano ancora segni meno le fasce d’età intermedie, dai 25 ai 50 anni. Rispetto ad agosto invece tutte le classi risultano in positivo (in particolare i 15-24enni, +19mila).
In generale guardando al terzo trimestre, il periodo luglio-settembre, l’Istat fa notare “una sostanziale stabilità degli occupati rispetto al trimestre precedente”, con “segnali di crescita” che si rilevano “per i lavoratori dipendenti, sia permanenti sia a termine e le persone di 50 anni o più, mentre diminuiscono in modo significativo gli indipendenti“.
Nel trimestre luglio-settembre “alla sostanziale stabilità degli occupati (+11 mila) si accompagna una lieve crescita dei disoccupati (+0,2%, pari a +5 mila) e un calo degli inattivi (-0,3%, pari a -45 mila). La stima dei disoccupati cresce del 2,0%, pari a +60 mila, dopo il calo registrato a luglio (-1,1%) e agosto (-0,1%). Il numero delle persone in cerca di lavoro si riporta così sopra i tre milioni, in rialzo anche su base annua, dove si registra un incremento del 3,4% (+98 mila)”.
“La maggiore partecipazione al mercato del lavoro nel mese di settembre – spiega – in termini sia di occupati sia di persone in cerca di lavoro, si associa alla diminuzione della stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,9%, pari a -127.000). Si rileva, dunque, un crollo nel numero su base annua (-508.000). Il tasso di inattività scende al 34,8%, il minimo storico (dal 1977, ovvero data d’inizio delle serie). Questo calo spiega la contemporanea crescita sia degli occupati sia del tasso di disoccupazione”.
“Nel dettaglio a settembre l’aumento dell’occupazione “si concentra” tra i lavoratori indipendenti (+56.000), a fronte di un calo dei dipendenti a termine (-10.000) e a una sostanziale stabilità dei permanenti, i cosiddetti ‘fissi’, a cui invece si deve la crescita dell’occupazione su base annua (+264.000)”. L’Istituto rileva così una ripresa per il lavoro autonomo dopo due mesi di calo.
“A settembre il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, cioè la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati e disoccupati), è pari al 37,1%, in calo di 1,2 punti percentuali,rispetto al mese precedente”, conclude.
“Sempre nel mese l’occupazione femminile, che nel mese raggiunge il suo massimo storico, pari al 48,2%: il livello più alto da quando sono partire le serie (1977). In miglioramento anche il tasso relativo agli uomini, che si riporta ai valori di fine 2011 (66,9%)”.
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