Il rapporto diffuso alla vigilia del World Economic Forum: in Italia il 25% della ricchezza posseduto dall’1%
Le diseguaglianze, nel mondo, continuano a crescere. Tanto che otto super miliardari detengono la stessa ricchezza netta (426 miliardi di dollari) di metà della popolazione più povera del mondo, vale a dire 3,6 miliardi di persone. E’ quanto emerge da “Un’economia per il 99%” , il nuovo rapporto di Oxfam diffuso oggi alla vigilia del Forum economico mondiale di Davos, analizza quanto la forbice tra ricchi e poveri si stia estremizzando oltre ogni ragionevole giustificazione. I dati dicono che multinazionali e super ricchi continuano ad alimentare la disuguaglianza, facendo ricorso a pratiche di elusione fiscale, massimizzando i profitti anche a costo di comprimere verso il basso i salari e usando il loro potere per influenzare la politica.
L’1% più ricco degli italiani possiede oggi il 25% di ricchezza nazionale netta e nel 2016 è stata oltre 30 volte la ricchezza del 30% più povero dei nostri connazionali e 415 volte quella detenuta dal 20% più povero della popolazione italiana. Per quanto riguarda il reddito tra il 1988 e il 2011, il 10% più ricco della popolazione ha accumulato un incremento di reddito superiore a quello della metà più povera degli italiani. E come rilevato da una recente indagine demoscopica di Demopolis per Oxfam Italia sono proprio reddito e ricchezza a rappresentare le due dimensioni in cui i cittadini italiani percepiscono oggi le disuguaglianze più pronunciate.
È necessario un profondo ripensamento, secondo Oxfam, dell’attuale sistema economico che fin qui ha funzionato a beneficio di pochi fortunati e non della stragrande maggioranza della popolazione mondiale. Secondo le nuove stime sulla distribuzione della ricchezza globale, basate su dati migliorati rispetto alla condizione delle fasce di popolazione meno abbienti in Cina e India, la metà più povera del pianeta è ancora più povera di quanto calcolato in passato. Se questi dati fossero stati disponibili già lo scorso anno, avremmo avuto 9 miliardari in possesso della ricchezza della metà più povera del mondo e non 62. ”È osceno che così tanta ricchezza sia nelle mani di una manciata di uomini, che gli squilibri nella distribuzione dei redditi siano tanto pronunciati in un mondo in cui 1 persona su 10 sopravvive con meno di 2 dollari al giorno – ha detto Roberto Barbieri, direttore generale di Oxfam Italia – La disuguaglianza stritola centinaia di milioni di persone, condannandole alla povertà; rende le nostre società insicure e instabili, compromette la democrazia”
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