Ma si affievolisce la ripresa dei consumi: +1,2%, nel 2015 era stata +1,5%
Nel 2016 il Pil italiano è cresciuto dello 0,9%. Si tratta della crescita più alta da sei anni: bisogna tornare al 2010, infatti, per trovare un dato più elevato (+1,7%).
Lo ha reso noto l’Istat che ha diffuso i dati su Pil e indebitamento.
Per il 2016 il governo, nelle ultime previsioni ufficiali, aveva stimato una crescita pari allo 0,8%.Nel 2016 il Pil ai prezzi di mercato è stato pari a 1.672.438 milioni di euro correnti, con un aumento dell’1,6% rispetto all’anno precedente.
In volume il Pil – ha spiegato l’Istituto – è cresciuto dello 0,9%. I dati disponibili per i maggiori paesi sviluppati indicano un aumento del Pil in volume in Germania (1,9%), nel Regno Unito (1,8%), negli Stati Uniti (1,6%) e in Francia (1,1%). Dal lato della domanda interna nel 2016 si registra, in termini di volume, una crescita dell’1,2% dei consumi finali nazionali e del 2,9% negli investimenti fissi lordi. Per quel che riguarda i flussi con l’estero, le esportazioni di beni e servizi sono aumentate del 2,4% e le importazioni del 2,9%.
La domanda interna ha contribuito positivamente alla crescita del Pil per 1,4 punti percentuali (0,9 al lordo della variazione delle scorte) mentre la domanda estera netta ha fornito un apporto negativo (-0,1 punti). A livello settoriale, il valore aggiunto ha registrato aumenti in volume nell’industria in senso stretto (1,3%) e nelle attività dei servizi (0,6%). Il valore aggiunto ha invece segnato dei cali nell’agricoltura, silvicoltura e pesca (-0,7%) e nelle costruzioni (-0,1%). Nel 2016 il valore aggiunto totale in volume è cresciuto dello 0,7%; nel 2015 aveva registrato un aumento della stessa entità. L’incremento è stato ampio nell’industria in senso stretto (1,3%), con al suo interno una crescita dell’1,1% della manifattura, mentre si rilevano cali nell’agricoltura, silvicoltura e pesca (-0,7%) e nelle costruzioni (-0,1%).
Nell’insieme delle attività dei servizi si è registrato un incremento dello 0,6%. La pressione fiscale complessiva, cioè l’ammontare delle imposte dirette, indirette, in conto capitale e dei contributi sociali in rapporto al Pil, nel 2016 è risultata pari al 42,9%, in calo di 0,4 punti percentuali rispetto al 2015.
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