Si è svolto martedì 28 marzo, presso la sede Confesercenti Toscana, un incontro dei gestori di impianti di distribuzione carburante a marchio Esso. Moltissimi i gestori che hanno partecipato all’Assemblea, ciò dimostra la determinazione della Categoria che intende difendere quanto conquistato in anni di lotte e sacrifici economici e personali.
L’oggetto del contendere è la recente cessione da parte di Esso Italia Srl dei propri impianti alla nuova Società Petrolifera Adriatica di Ancona.
Dal punto di vista giuridico si tratta di un passaggio di proprietà da un soggetto ad un altro; anche se legislazione, prassi e accordi sindacali in essere consiglierebbero la Società cedente di interpellare preventivamente il gestore che opera sull’impianto.
Non sapremo mai con certezza la risposta complessiva dei gestori; ma interpellarli, avrebbe rappresentato un’apertura innovativa per la Categoria, oltre che vanto per una Azienda leader della distribuzione carburanti come Esso Italia. Questa questione sarà oggetto e materia di discussione e valutazione economica per i prossimi dieci anni di chi lavora in questo settore.
Peccato, un’occasione persa per entrambe le parti.
Purtroppo, le cose sono andate diversamente. La nuova proprietà, attraverso una specifica lettera, ha annunciato ai gestori che gli accordi economici in essere sono scaduti; pertanto, è loro intenzione contattare singolarmente ogni gestore per stabilire i nuovi margini con accordi “One to One”. Accordi, malauguratamente per la Categoria, al ribasso.
Non ci siamo proprio. In primis perché gli accordi, anche se scaduti per legge, restano in vigore fino alla sottoscrizione dei nuovi; in secondo luogo perché i gestori non vogliono rinunciare a parte del loro margine, a favore di coloro che devono giustificare l’investimento economico di chi ha o sta acquistando pacchetti di impianti della rete Esso.
La Legge 32/98 e la successiva 57/2001 hanno avuto in passato e hanno tutt’ora un significato importante per questa Categoria; tale normativa non può essere superata, se non da nuove Leggi, condivise e giudicate migliorative delle attuali.
La scelta di Esso Italia è chiara, ma non condivisibile. Le scelte in generale, lo sappiamo bene, si possono discutere e, a seguito di un’analisi approfondita, anche contrastare. Però, su un punto è necessario fare chiarezza: la nuova proprietà deve accettare e rispettare gli accordi in essere, anche se scaduti e in attesa di rinnovo. La Categoria non è assolutamente disposta a giocarsi il “cacio vinto”, soprattutto se è parte sostanziale del proprio reddito.
In alcune aree della nostra Penisola, i nuovi acquirenti stanno cercando di forzare la mano, i colleghi dignitosamente e con fermezza stanno attuando forme di protesta e di sciopero a difesa degli attuali margini. Tali margini, anche se reputati da molti insufficienti per l’impegno lavorativo ed economico, hanno permesso e tutt’oggi permettono ai gestori e alle loro famiglie di tirare avanti.
Andrea Stefanelli, Presidente del Comitato di Colore Esso, ha voluto simbolicamente estendere un sincero abbraccio, da parte di tutti i gestori Esso della Toscana, ai colleghi di Sicilia e Calabria che oggi (mercoledì 29 marzo) hanno scioperato per salvaguardare il proprio posto di lavoro e il proprio reddito.
L’impegno del Comitato di Colore Esso della Toscana, ha ribadito Stefanelli, è e deve rimanere ai massimi livelli. Seguiranno, nei prossimi giorni, le Assemblee di Siena per i colleghi di SI-AR-GR e Livorno per i colleghi della costa.
Non ci devono essere alibi per nessuno, la Faib come sempre c’è, è presente e pronta a mettere in campo tutte le proprie risorse. Come sempre, in queste situazioni occorre il massimo sforzo e impegno di tutti, ce la possiamo e ce la dobbiamo fare, come sempre!
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