“Per una cultura di vivere il mare in modo sostenibile, anche per le imprese”, questa la sintesi dell’intervento di Alessandro Cilano, Presidente provinciale FIBA, federazione di Confesercenti, all’interno dell’incontro COM.PA. svoltosi il 5 giugno scorso.
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Alessandro Cilano, Imprenditore e presidente provinciale FIPA, Ombelico del mondo, Mondello.
Prendendo spunto dai precedenti interventi, anche Celano sostiene che tutto comincia dall’educazione. Guardiamo il futuro già dal presente e iniziamo dai ragazzi. Come imprenditore ha portato avanti tante battaglie. La domanda è: cosa vale il territorio per farlo crescere? Per farlo crescere si deve capire e si deve fare con amore con cura. Tante sono state le azioni con Legambiente, e anche contro quegli imprenditori che non sanno avere una visione. Insieme agli altri si cerca di divulgare informazioni e consentire di far conoscere emergenze e valori sul mare e sul territorio anche ad altri imprenditori e operatori.
Occorre responsabilizzarsi. La colpa non è mai solo di uno. Come l’esempio dell’immondizia: la responsabilità non è del Comune e basta. Quanti palermitani conoscono il mare e la storia marinara di Palermo? Forse solo i bambini che parlano del mare a scuola. L’attività sulla spiaggia che gestisce è aperta: sono i bambini che spiegano la biodiversità e la ricchezza marina ai loro genitori e alle loro famiglie. È stata fatta, ad esempio, una cartellonistica per segnare la biodiversità marina ma anche la maleducazione della gente (sporcizia della spiaggia): attraverso i social la diffusione del messaggio provocatorio ma anche divertente serve per responsabilizzare tutti i cittadini.
Vanno rivisti tutti gli studi di nuovi stabilimenti, che siano coerenti con la cultura di vivere il mare in modo sostenibile. In altre parti d’Italia li chiamano “beach bar”: non è una discoteca, ma un modo per incrementare le attività, per vivere il mare e la spiaggia attraverso lo stabilimento balneare. Da questo punto di vista però la responsabilità dell’imprenditore è tanta: all’Ombelico del mondo, ex spiaggia libera, non voleva andare nessuno sino a qualche anno fa. La gestione, con l’accordo con il Comune, ha consentito di sperimentare. Il demanio è una responsabilità, ed è fatica (14 enti controllano) ma consente di arrivare a risultati bellissimi.
Anche il Charleston potrebbe essere considerato un ecomostro, ma ormai fa parte dell’immagine di Mondello, della città. La vera formula è il rispetto di sé stessi, degli altri, della tua terra perché è la tua vita. Amiamo allora la nostra vita, ossia la nostra terra.