Un documento interassociativo per ripartire in sicurezza. Lo hanno inviato al prefetto di Palermo i presidenti delle più rilevanti associazioni datoriali provinciali del commercio, del turismo, dei servizi, dell’agricoltura e del mondo cooperativo: Confesercenti, Confcommercio, Casartigiani, Legacoop, Sicindustria, Confartigianato, Cna, Confcooperative, Confagricoltura, Coldiretti, Cia e Confapi. “Il crescente sentimento di delusione rispetto alle misure messe in campo dal Governo nazionale e locale che hanno imposto chiusure per commercianti e pubblici esercizi negli ultimi 13 mesi per un totale di oltre 200 giorni, mentre nei naturali luoghi di aggregazione, piazze, mezzi pubblici e spiagge libere si assiste ad assenti o insufficienti controlli atti a intervenire per ricondurre i comportamenti della collettività in linea con i protocolli di sicurezza – si legge nel documento – sta ingenerando un preoccupante senso di sfiducia. Ricucire lo strappo con le categorie produttive significa tracciare un nuovo percorso condiviso. Le scriventi pertanto, certe che solo attraverso un dialogo serio e responsabile tra soggetti pubblici e privati, sia possibile porre le basi per individuare le giuste strategie in grado di accompagnare le imprese fuori da questa fase di profonda difficoltà, hanno inteso individuare alcuni temi, di seguito riportati, su cui sviluppare un utile confronto:
1) Garanzia di chiarezza, trasparenza e certificazione dei numeri
2) Accelerazione del piano vaccini con media minima garantita come da programma del commissario Figliolo
3) Ristori immediati e previsione di un “anno bianco” per i tributi
4) Piano delle riaperture immediate grazie alla definizione di nuovi protocolli di sicurezza che possano consentire il riavvio delle attività
5) Intervenire sugli affidamenti bancari relativi a prestiti e mutui contratti a breve medio periodo al fine di trasformarli in operazioni a lungo termine.
6) Controlli e multe per chi non rispetta le norme di contenimento del contagio.
7) Ridefinizione del piano trasporti urbani per evitare sovraffollamenti.
Secondo i firmatari, “Accanto agli aiuti economici necessari per compensare adeguatamente le perdite di fatturato subite dalle imprese, occorre predisporre le precondizioni per garantire una nuova programmazione dello sviluppo del territorio ed avviare un piano di riaperture nel rispetto dei protocolli di sicurezza, che deve necessariamente passare da un NUOVO PATTO SOCIALE“.