“Il Governo regionale intervenga con l’Irfis per correggere alcuni meccanismi del Pnrr che rischiano di ampliare il divario tra Nord e Sud del Paese e di fare un regalo alla mafia”. A sostenerlo è Vicio Sole, componente di Giunta di Confesercenti Sicilia con delega al turismo. “Qualunque intervento del Pnrr per il settore del turismo, sia per quanto riguarda il Fondo di rotazione che per i finanziamenti agevolati presenta un limite per le imprese del sud Italia: la valutazione prioritaria del profilo bancario. In assenza di liquidità persino gli investimenti da far valere sul credito di imposta e la quota di prestiti a fondo perduto diventano difficili da realizzare o ottenere. Un meccanismo pensato per le grandi imprese europee e del Nord Italia, con grossi fatturati e forte affidabilità bancaria, che si scontra però con lo stato di sofferenza della maggior parte delle aziende del sud. Tutto ciò rischia di essere disastroso su un doppio fronte: l’allargamento del gap tra nord e sud del Paese e l’infiltrazione della criminalità nelle aziende sane come ha denunciato di recente il comandante della Guardia di Finanza di Palermo, Antonio Quintavalle”. Da qui la richiesta al Governo regionale: “Studiare una convenzione con Irfis per le aziende siciliane che possa valere nell’ambito del Pnrr, consentendo di valutare l’affidabilità delle aziende sul conto economico societario e non sul profilo bancario. La filiera del turismo – aggiunge Sole – ha necessità di interventi in breve tempo a maggior ragione che la cassa integrazione straordinaria Covid è finita. A rischio insieme alle aziende sono i posti di lavoro: se i viaggi non ripartono, ci saranno una serie di licenziamenti”.
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