“La vicenda di Casal di Principe è tipica soprattutto di molte realtà meridionali”. Raffaele Cantone, presidente dell’autorità nazionale anticorruzione, commenta a “Prima di tutto”, Radio 1, la maxi operazione di sequestro dei beni ritenuti frutto di attività camorristiche, operata ieri a Casal di Principe dalla Dia di Napoli.
“Ovviamente non entro nel merito dell’operazione, che è ancora sub-judice ma – ha sottolineato il Garante anticorruzione- l’utilizzo di supermercati e centri commerciali da parte delle mafie è funzionale per la gestione dei territori, visto che costituiscono un volano per i posti di lavoro e questo a maggor ragione in alcune aree, come quella campana, dove il lavoro è veramente una rarità. La possibilità di poter gestire 100-200 posti di lavoro diventa fondamentale. Anche per accaparrarsi il consenso: aprire un centro commerciale quindi diventa essenziale per il controllo del territorio”.
“Se non fosse un fatto tragico, sarebbe da dire che, per i commercianti, al danno si aggiunge la beffa”, commenta Confesercenti. “Vengono taglieggiati dalle mafie, che con i soldi così ottenuti investono in centri commerciali e supermercati. Di fatto, quindi, i commercianti finanziano loro malgrado i propri concorrenti. Ragione in più per resistere alle mafie e denunciare gli estortori”.
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