Maxi emendamento riprende testo uscito da commissioni
Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, pone la questione di fiducia al decreto per la competitività in Aula al Senato. Boschi annuncia che il maxi emendamento riprende il testo uscito dalle commissioni. Di conseguenza il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha convocato la conferenza dei capigruppo.
La prima chiama per il voto di fiducia al decreto competitività avrà inizio alle 16 in Aula al Senato. L’Aula ha ripreso alle 13,15 per la discussione generale, cui seguiranno le dichiarazioni di voto.
“Come governo e come ministero dell’Ambiente siamo soddisfatti del lavoro svolto per la conversione in legge del decreto competitività”. Lo afferma la sottosegretario all’Ambiente, Barbara Degani, a margine della seduta in Aula al Senato dove è in corso l’esame del provvedimento. “In materia ambientale – spiega Degani – ci siamo mossi su due direzioni fondamentali: la semplificazione e il superamento di infrazioni europee. E ci siamo riusciti”. Su questo punto “abbiamo semplificato numerose norme dalle bonifiche a quelle relative all’inquinamento acustico, dalla composizione e funzionamento di importanti organismi come la commissione Via alla qualificazione dei rifiuti in particolare di quelli spiaggiati”. C’è anche spazio, conclude Degani, “per il superamento di procedure di infrazioni, nel semestre di presidenza europea possiamo considerare chiuse le procedure in materia di direttiva Via, di caccia, in particolare sull’uso dei richiami vivi, sull’ambiente marino e sull’informazione ambientale”.
Il viceministro De Vincenti: per imprese spinta a quotazione – ”Il decreto prevede un potenziamento dell’Ace (Aiuto alla crescita economica) per consentire alle imprese di avere una riduzione dell’imposizione, rafforzando la capitalizzazione e la spinta alla quotazione”. Lo dice il viceministro Claudio De Vincenti in Aula al Senato replicando al dl competitività. “La spinta alla crescita è ancora debole, sappiamo che c’è bisogno di rafforzarla – aggiunge – . Il provvedimento si inserisce nella linea del governo con la strategia per dare futuro alle giovani generazioni e speranza alle famiglie”. Serve per “dare spinta alla competitività del Paese e per rafforzare e dare vigore alla ripresa che è ancora incerta”.
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