“In prospettiva è atteso un ulteriore ampliamento della ripresa economica”. E’ quanto prevede la Bce nel bollettino economico
“Nel primo trimestre del 2015 la crescita trimestrale del PIL reale dell’area dell’euro si è confermata allo 0,4 per cento. L’espansione è stata sostenuta dalla domanda interna, attraverso i cospicui contributi dei consumi privati e adesso anche degli investimenti. I risultati delle ultime indagini congiunturali, fino a giugno, restano coerenti con il procedere di una crescita moderata nel secondo trimestre”, si legge nel testo. “In prospettiva, è atteso un ulteriore ampliamento della ripresa economica. La domanda interna dovrebbe essere sorretta dalle misure di politica monetaria della BCE e dal favorevole impatto sulle condizioni finanziarie, nonché dai progressi compiuti sul fronte del risanamento dei conti pubblici e delle riforme strutturali. Inoltre, i bassi prezzi del petrolio dovrebbero continuare a sostenere il reddito disponibile reale delle famiglie e la redditività delle imprese, e quindi i consumi privati e gli investimenti. In aggiunta, la domanda di esportazioni dell’area dell’euro dovrebbe beneficiare della maggiore competitività di prezzo”.
La Bce segnala, però, che la peggiore performance all’interno dell’eurozona è quella del nostro paese: “l’Italia ha registrato i risultati peggiori in termini di convergenza sul Pil procapite tra i Paesi che hanno aderito all’euro fin dall’inizio.
“Tra i paesi ad alto reddito, l’Italia ha registrato una crescita inferiore alla media dell’area dell’euro quasi per l’intero periodo generando un’aumentata divergenza”.
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