Lunedì 20 maggio a Cesena la firma del protocollo di intesa con il Sindaco Paolo Lucchi e la Presidente Patrizia De Luise
Confesercenti Nazionale e il Comune di Cesena hanno siglato un accordo sul progetto BitGood, il servizio promosso da Confesercenti che mette in relazione chi possiede delle eccedenze alimentari o farmaceutiche con le organizzazioni no profit che ne effettuano la ridistribuzione.
Presenti alla firma dell’accordo nella sede di Confesercenti Cesena, Patrizia De Luise, Presidente nazionale Confesercenti, Dario Domenichini, presidente Confesercenti Emilia-Romagna, Cesare Soldati, presidente Confesercenti Cesenate, Paolo Lucchi, sindaco di Cesena, ed Eduardo Ventresca, Responsabile IT di Confesercenti Nazionale.
BitGood (www.bitgood.it) mette a disposizione di chi utilizza la piattaforma diversi strumenti che ne facilitano l’utilizzo. Ad esempio, automatizza l’inserimento dei prodotti da donare; individua l’organizzazione no profit che meglio si adatta alle esigenze del donatore, in termini di vicinanza sul territorio, efficacia (rapidità nella raccolta) e ranking ottenuto (quale organizzazione è maggiormente stimata); Produce automaticamente tutta la documentazione necessaria per l’accesso alle agevolazioni fiscali e raccoglie la documentazione accessoria (es. documenti di trasporto); gestisce in automatico la parte amministrativa relativa alla distribuzione.
Così la presidente di Confesercenti Patrizia De Luise: “Come Confesercenti, dedichiamo al tema dell’innovazione impegno e risorse. E non ci limitiamo a parlarne: la mettiamo in pratica, cercando di utilizzare tecnologie e conoscenze per trovare soluzioni nuove. Anche in direzioni non scontate: l’innovazione nel commercio non è solo l’eCommerce. BitGood ne è un esempio. Uno strumento digitale semplice da utilizzare ma che risolve un problema complesso: mettere in contatto la disponibilità di eccedenze con associazioni, enti etc che di queste eccedenze hanno bisogno per i loro scopi sociali. È un progetto che mi piace moltissimo, perché valorizza il ruolo e l’impatto del commercio sul piano sociale, ambientale ed economico. L’effetto sul piano sociale è evidente. I negozi ed i pubblici esercizi hanno sempre fatto solidarietà – sono agenti attivi del territorio, e non solo dal punto di vista economico – ma con BitGood rendiamo tutto più facile, facendo incontrare offerta e domanda in modo rapido e mirato. La nostra piattaforma è uno strumento che valorizza dunque il ruolo sociale delle imprese della distribuzione commerciale e dà una mano concreta a chi si occupa di chi è in difficoltà. BitGood dà una mano anche all’ambiente. Valorizzando le eccedenze, si limitano drammaticamente gli sprechi, una piaga del mondo moderno che porta alla discarica, letteralmente, miliardi di euro di risorse ogni anno. Offriamo un contributo concreto per diminuire gli sprechi alimentari. C’è poi il risolto economico, che non è banale. BitGood permette di sistematizzare, anche sul piano fiscale, la solidarietà delle imprese, permettendo loro di accedere ai benefici previsti dal legislatore. Ma abilitando un contatto più stretto con chi le eccedenze le usa, si valorizza anche la rete commerciale che, libera dagli sprechi, diventa più efficiente. Diamo una mano nella direzione di una maggiore ‘circolarità dell’economia’, di cui spesso si parla a sproposito. È il tipo di futuro che abbiamo in mente per il commercio: sostenibile, responsabile, efficiente. E davvero devo fare i complimenti a Cesena per aver deciso di collaborare con noi su questo progetto innovativo. Spero che siano molti i comuni a a seguire il vostro esempio. Più siamo meglio è”.
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Eduardo Ventresca, Responsabile IT di Confesercenti, ha presentato il progetto BitGood nel dettaglio: “Tanti anni fa, Confesercenti doveva andare in soccorso degli associati che alla sera si trovavano con eccedenze e avevamo pensato ad una piattaforma per mettere in tempi rapidi il commerciante in contatto con la sua clientela. Con la legge Gadda del 2016, abbiamo voluto dare un paradigma diverso a questa piattaforma, puntando sull’aspetto sociale. La particolarità è che si basa su tecnologia blockchain”.
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Il sindaco di Cesena Paolo Lucchi ha sottolineato la “possibilità di personalizzare le donazioni, cosa che fa molto piacere ai cittadini e agli imprenditori così da capire dove vanno a finire i prodotti donati”. E ancora: “Confesercenti ha avuto spesso la capacità di guardare avanti. In questo caso ha fatto un pezzo di lavoro che non è solo il proprio, perché si è rivolta agli imprenditori ma anche alla comunità”.
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“Importante per noi che in Emilia Romagna si parta per primi con questa iniziativa che da poco Confesercenti Nazionale ha messo a disposizione del territorio. Il tema degli sprechi alimentari è importante ed è un tema che la nostra Associazione vuole percorrere per la funzione sociale che hanno le nostre attività”, le parole del presidente di Confesercenti Emilia Romagna Dario Domenichini.
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Conclude Cesare Soldati, presidente Confesercenti Cesenate: “Siamo davvero fieri di essere i primi a partire. Abbiamo trovato sensibilità anche dell’Amministrazione che ha subito accolto la nostra richiesta. Crediamo e speriamo che questo sia da esempio e stimolo e che la cosa funzioni il più possibile”.
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