Attinasi: “Racket è una piaga per Palermo, bisogna ribellarsi”
PALERMO – “L’operazione antimafia di oggi conferma la confortante presenza dello Stato in un territorio in cui purtroppo è ancora pressante la presenza di Cosa nostra. Da parte nostra un caloroso ringraziamento a magistratura e carabinieri che con il loro lavoro incessante contribuiscono ogni giorno a rendere sempre più libera la nostra città dal cancro mafioso”. Lo afferma il presidente di Confesercenti Palermo, Mario Attinasi, commentando il blitz antimafia Cupola 2.0 portato a termine dalla dda e dai carabinieri del Comando provinciale di Palermo. “Dalle prime notizie sull’indagine in corso emergono 28 episodi di ‘pizzo’ ai danni dei commercianti, specie nel settore edile: l’ennesima prova, qualora ce ne fosse bisogno, di come l’estorsione sia ancora un’importante fonte di reddito per la criminalità e un giogo mortale per le attività commerciali e imprenditoriali – prosegue Attinasi -. Non possiamo che essere soddisfatti per la decisione di nove vittime del racket di denunciare ed esortiamo tutti a fare altrettanto: è questo infatti l’unico modo per ribellarsi e non consentire alla mafia di mettere le mani sui sacrifici di un’intera vita”.