La Faib Confesercenti Sicilia ha riunito il  comitato di colore Esso per illustrare i contenuti dell’accordo economico sottoscritto con EG lo scorso 17 luglio. In Sicilia sono stati due gli appuntamenti organizzati dalla FAIB regionale  e che hanno visto un’ampia partecipazione dei gestori a Marchio. Il primo tenutosi  a Palermo  venerdì 27 luglio u.s. presieduto dal Vice Presidente regionale FAIB Francesca Costa e dal Coordinatore Faib Sicilia Salvatore Basile e il secondo svoltosi domenica 29 luglio a Messina Presieduto dal presidente Reg. le Faib Stello Bossa, nelle rispettive sedi delle Confesercenti territoriali. L’accordo, frutto di una trattativa negoziale intensa e complessa, si inserisce nel quadro di garanzie a tutela del gestore tese ad affermare, ai sensi dell’art. 19 c. 3 della 57 del 2001, che i rapporti economici e normativi tra gestori e titolari di decreto sono stabiliti in forza di legge e non rimessi alla negoziazione individuale. Un tema ritenuto, da tutto il comparto, sempre più critico alla luce dei cambiamenti intervenuti nella rete distributiva carburanti che negli ultimi anni si è sempre più polverizzata passando nelle mani di un crescente numero di retisti privati che spesso disattendono gli accordi economici sottoscritti a livello nazionale. L’intesa sottoscritta con la EG entrerà in vigore dal 1 agosto 2018 con scadenza a giugno del 2020. L’accordo rimette al centro la figura del gestore e la  loro professionalità valorizzando le forme di erogazione del carburante in modalità servito. Molto apprezzate dalla categoria le misure previste, a contenimento del differenziale self servito nonché  il sistema dei margini addizionali che premia le gestioni che dimostrano di conferire alto valore aggiunto alle modalità di vendita con assistenza del personale.  Le condizioni previste dall’intesa, sostengono i vertici della Faib Sicilia, sono nel complesso soddisfacenti e rappresentano un importante traguardo che vede le rappresentanze dei gestori compiere un passo in vanti verso un nuovo scenario in cui occorrerà dialogare, nel rispetto di regole certe, con nuovi interlocutori nei confronti dei  quali la categoria non accetterà più condotte difformi  da quanto previsto dalle norme di settore.

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