[COVID-19] CONFESERCENTI SICILIA AL PRESIDENTE MUSUMECI: “RIAPRIRE AL PIÙ PRESTO LE ATTIVITÀ DI BARBIERI, PARRUCCHIERI, ESTETISTI E DEI SERVIZI LEGATI AL BENESSERE DELLA PERSONA. NOI PRONTI A SIGLARE UN PROTOCOLLO DI SICUREZZA”

Definire un protocollo di sicurezza per consentire non più tardi del 3 maggio la riapertura delle attività di parrucchieria, barberia, estetisti, nails e di tutte le altre attività concernenti i servizi più strettamente collegati alla cura ed al benessere della persona. La richiesta è contenuta in una lettera inviata oggi al presidente della Regione Nello Musumeci e firmata dal direttore regionale di Confesercenti Sicilia Michele Sorbera e dal presidente dell’area Immagine e Benessere, Nunzio Reina. “Come comparto Immagine e Benessere di Confesercenti Sicilia – si legge nel documento – abbiamo condiviso e accettato tutte le misure per contrastare la minaccia del coronavirus, con grande senso di responsabilità e rispetto, poiché la salute pubblica rappresenta un bene primario ed irrinunciabile per tutti. (…) Ora, dopo oltre un mese di chiusura, chiediamo come rappresentanti delle migliaia di aziende ed operatori del settore che operano in Sicilia – si legge ancora nella lettera – di riaprire prima possibile queste attività e che, comunque, il lockdown non vada per l’intero comparto, come qualcuno suggerisce, oltre il 3 maggio prossimo”. Nel documento, i dirigenti di Confesercenti sottolineano anche l’attività di controllo e denuncia svolta dall’associazione e l’importanza di redigere un protocollo di sicurezza. “È evidente – scrivono – che la riapertura, previa sanificazione delle strutture, debba avvenire sulla base di precise misure precauzionali (formazione e informazione del personale, ricevimento per appuntamento, contingentamento delle presenze, utilizzo di mascherine, guanti, visiere protettive, igienizzante all’ingresso, igienizzazione delle postazioni di lavoro dopo ogni servizio, ecc). Per questo nel manifestare la nostra disponibilità ad ogni forma di collaborazione con i suoi Uffici anche per definire un Protocollo di sicurezza su cui comunque stiamo lavorando, confidiamo che la nostra richiesta possa essere da Lei positivamente riscontrata”.

Lettera inviata al Presidente della Regione Sicilia

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