Domanda alimentata da bassi tassi di interesse e fine recessione
Il miglioramento delle condizioni della concessione di prestiti alle aziende e ai consumatori italiani, così come rilevato da un’analisi della Banca centrale europea del primo trimestre 2015, è il segno che “la prolungata frenata dell’economia sta gradualmente venendo meno”.
Ne sono convinti gli esperti di Fitch, secondo cui quest’anno il Pil crescerà dello 0,6% e il prossimo dell’1% mettendo così fine alla recessione. La nota dell’agenzia di rating segue quella di venerdì scorso, in cui aveva confermato il rating per l’Italia a “BBB+” con outlook stabile. Secondo Fitch, “è stato raggiunto un punto di svolta” dopo la contrazione dei prestiti al settore privato registrata da Istat alla fine dello scorso febbraio. “Le banche italiane stanno calcolando una crescita totale dei prestiti intorno al 3-4% che, pur essendo bassa, è superiore alle aspettative di crescita del Pil ed è positiva dopo vari anni di contrazione”.
Fitch spiega che la fiducia dei consumatori sembra lentamente ritornare, “alimentando la domanda di prestiti per finanziare gli acquisti di beni durevoli come le auto, le cui immatricolazioni nel primo trimestre sono cresciute del 7%”. La domanda di prestiti per la casa “è particolarmente forte, riflesso di un umore in miglioramento grazie anche a bassi tassi di interesse”.
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