Restano rischi di ribasso per l’economia globale” legati al rallentamento dei paesi emergenti, al riequilibrio della Cina, a prezzi delle materie prime più bassi e all’avvio del rialzo dei tassi dalla Fed. Lo afferma il Fmi nel Weo, avvertendo che se queste sfide non vengono gestite con successo la crescita globale potrebbe deragliare”.
“Se le transizioni chiave dell’economia globale non verranno gestite con successo la crescita globale potrebbe deragliare”, insiste il Fmi nel rapporto. Inoltre “in un contesto di avversione al rischio e volatilità dei mercati, anche shock individuali in un mercato emergente relativamente grande potrebbero generare un contagio maggiore”, afferma il Fondo.
Rischi in arrivo anche da “un’escalation delle tensioni geopolitiche” che potrebbero colpire la fiducia e provocare interruzioni nel commercio globale, nel turismo e nei flussi finanziari. Quanto ai ribassi delle materie prime, da una parte ulteriori cali potrebbero peggiorare le già fragili previsioni per i produttori di petrolio, ed aumentare i rendimenti sui titoli energetici minacciando una più forte stretta al credito ma dall’altra, il recente calo potrebbe spingere la domanda degli importatori.
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