“La Camera di Commercio di Palermo è la casa delle imprese, non è un posto di sottogoverno né un modo per lucrare un gettone. Rinnovo subito degli organismi con persone di specchiata moralità. Sulla Gesap la privatizzazione vada avanti”. Così il presidente di Confesercenti Palermo, Mario Attinasi, ha spiegato in conferenza stampa la posizione dell’associazione in merito alle vicende che hanno visto l’arresto di Roberto Helg e le dimissioni di numerosi consiglieri della Camera di Commercio del capoluogo siciliano. Presenti anche il vicepresidente Giovanni Tornatore, il direttore Michele Sorbera e la consigliera di giunta Aida Faraone.
“Bene hanno fatto i consiglieri della Camera che hanno rassegnato le dimissioni – ha detto Attinasi – bisogna sgombrare il campo da tutti i dubbi di collegamenti con Helg. Qualcuno vorrebbe restare attaccato alla poltrona, ma il buon senso ha prevalso: chiediamo subito il rinnovo e l’azzeramento di gettoni e privilegi. Chi serve le imprese lo faccia gratis, la carica di presidente, membro di giunta o consiglieri non è un posto di potere. Per il futuro servono persone di specchiata moralità: chi ha avuto o ha problemi con la giustizia non si presenti, finirebbe col danneggiare l’immagine di tutti. Ma diciamo a tutti, politici e associazioni: giù le mani dalla Camera di Commercio. L’Assemblea regionale siciliana faccia presto una legge di riforma del comparto”.
E in merito alla privatizzazione della Gesap, Attinasi ha aggiunto: “Noi siamo per la privatizzazione, che non vuol dire svendita. Ma sulla Gesap ci sono troppi interessi: la politica e le associazioni di categoria devono fare l’interesse dei cittadini, aprendo a nuovi investimenti privati per il turismo. Sulla società rischiamo una guerra che farebbe male a tutti”.
“Chiediamo che come commissario della Camera di Commercio di Palermo – ha detto Sorbera – venga scelto un dirigente regionale di alto livello e di grande preparazione. Non facciamo nomi, ne leggiamo alcuni sui giornali, tra i quali Rizzo, dirigente di assoluto valore, ma l’importante è che siano persone altrettanto valide, adeguate al delicato ruolo. La nuova classe dirigente di Confesercenti ha già avviato all’interno dell’associazione un’operazione di trasparenza e legalità, dopo quanto accaduto in passato, e per questo chiediamo che lo stesso si faccia alla Camera di Commercio”.