Draghi: “Serve accordo forte”
L’intesa tra Grecia e creditori ancora non c’è ma, lasciando la Commissione Ue a tarda ora, il presidente dell’eurogruppo Jeroen Dijsselbloem fa sapere che quello di ieri “è stato un buon incontro, proseguiremo nei prossimi giorni”. Tsipras è apparso ancora più fiducioso: “Sono ottimista, siamo molto vicini ad un accordo, abbiamo una base su cui discutere e nei prossimi giorni faremo ulteriori progressi, un accordo è in vista”. “Tra tutte le parti c’è accordo per mettere fine all’austerità e alle misure del passato, nessuno – ha aggiunto il premier greco – vuole più fare gli stessi errori”. E ha rassicurato sul pagamento della rata di venerdì. Il negoziato tra la Grecia e i suoi creditori entra nella fase finale che non si presenta meno burrascosa delle precedenti ma lascia intravedere spiragli per un accordo.
Il premier Alexis Tsipras era volato a Bruxelles con la sua proposta, per incontrare a cena il presidente Juncker che ha sul tavolo una controproposta messa a punto con Merkel, Hollande, Draghi e Lagarde. La pressione per raggiungere un’intesa è alta, visto che Atene minaccia di far scattare il default domani, venerdì. “I creditori sono disposti a negoziare ma deve essere un accordo forte”, spiega il presidente della Bce, e quindi deve incontrare le esigenze dei greci che vogliono la crescita, dei creditori che vogliono far quadrare i conti e dei Governi dell’Eurozona che non vogliono ‘sconti’ speciali per Atene.
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