Il sistema Confesercenti aderisce alla petizione mondiale per il riconoscimento dell’arte dei pizzaiuoli napoletani come patrimonio immateriale dell’umanità. La Conferenza Stampa lunedì 30 a Napoli
La pizza è uno dei prodotti simbolo della cucina e della cultura italiana nel mondo, probabilmente il più famoso e diffuso in assoluto. Ma è anche un patrimonio da difendere dagli effetti collaterali della globalizzazione. Per questo il sistema Confesercenti annuncia di aderire alla petizione #pizzaUnesco, che si prefigge di raccogliere un milione di firme per sostenere la Campagna di riconoscimento dell’arte dei pizzaiuoli napoletani come patrimonio immateriale dell’umanità da parte dell’Unesco. La pizza napoletana, unico tipo di pizza italiana riconosciuta in ambito nazionale ed europeo, è infatti già ufficialmente riconosciuta come Specialità tradizionale garantita della Comunità Europea. Il riconoscimento da parte dell’Unesco proteggerebbe in tutto il mondo la pizza e l’economia ad essa legata. Riconoscere la pizza è quindi un’occasione unica per salvaguardare uno dei prodotti gastronomici Made in Italy più importanti.
Lunedì, a Napoli, la Confesercenti presenterà la sua azione di sostegno all’iniziativa. La Conferenza Stampa avrà luogo a Napoli, lunedì 30 novembre alle ore 11.30, in Via Toledo 148. I lavori saranno aperti dal Presidente della Confesercenti di Napoli Vincenzo Schiavo, e sono previsti gli interventi di Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde e promotore della Campagna #pizzaUnesco, di Esmeralda Giampaoli, Presidente di Fiepet Confesercenti, di Davide Trombini, Presidente di Assopanificatori Fiesa Confesercenti e del Segretario Generale di Confesercenti Mauro Bussoni. Seguirà un AperiPizza – raccolta firme presso l’antica Pizzeria Brandi, inventrice della Pizza ‘Margherita’.
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