Imprenditoria giovanile in crescita del 10,48%
Tra il 2012 e il 2013 sono quasi 71mila in piu’ le imprese guidate da giovani under 35, con una crescita pari al 10,48%. Secondo l’Osservatorio di Unioncamere,le imprese giovanili sono poco meno di 653mila, con un’incidenza sul totale del sistema produttivo pari al 10,77%.
La voglia di fare impresa dei giovani e’ piu’ elevata in Lombardia, Lazio e Campania (oltre 9mila create in piu’), ma assume connotati di intensa dinamicita’ anche in regioni piu’ piccole: nella graduatoria per tasso di crescita il Lazio e’ al primo posto con una crescita del 14,45%, segue la Valle d’Aosto con il 14,22%, il Trentino Alto Adige con il 12,62%, il Friuli Venezia Giulia con l’11,80%. Sono le regioni del Mezzogiorno, tuttavia, quelle nelle quali l’impresa sembra rappresentare un’alternativa al lavoro dipendente per chi ha meno di 35 anni. In Calabria, Campania e Sicilia, infatti, la pattuglia dei giovani capitani d’impresa supera o sfiora il 15% del totale delle attivita’ presenti sul territorio, in Puglia raggiunge il 13%, nel Molise e in Basilicata sfiora il 12%. Sul fronte opposto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, dove la componente giovanile costituisce circa l’8% del totale. Sebbene il 73% delle imprese giovanili abbia la forma giuridica piu’ semplice di ditta individuale, in sensibile crescita appaiono le piu’ strutturate societa’ di capitali: supera le 18mila unita’ il saldo tra iscrizioni e cessazioni nel 2013 per questa forma giuridica, con un tasso di crescita pari quasi al 20%. Commercio, costruzioni e attivita’ di alloggio e ristorazione concentrano il maggior numero di attivita’ gestite da giovani imprenditori, ma, in termini di incidenza percentuale sul totale delle imprese, i capitani d’impresa under 35 raggiungono quasi il 15% delle imprese registrate negli altri servizi, settore al quale appartengono le attivita’ di riparazione di beni personali e i servizi per la persona.
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