“La lettera di Libero Grassi ai suoi estorsori, il suo coraggio, le sue parole e la sua morte hanno segnato un momento di svolta e di rinascita delle imprese siciliane e non solo”. Lo dice Vittorio Messina, presidente di Confesercenti Sicilia alla vigilia del trentennale dell’uccisione dell’imprenditore palermitano. “Grassi – aggiunge Messina -ha segnato una svolta perché ha dato voce alla sofferenza di tanti e ha spinto la politica ad assumere iniziative a sostegno di chi denuncia. Le operazioni delle Forze dell’ordine ci dicono che da allora tanto è cambiato ma anche, purtroppo, che molti continuano a non collaborare per paura e che la pandemia ha messo a rischio usura tante imprese. Come associazione abbiamo assunto una posizione chiara sin dal nostro statuto per un’impresa etica e libera dalla mafia: tutelare, accompagnare, promuovere sana cultura d’impresa è il modo in cui ogni giorno, in silenzio, costruiamo il futuro dalla memoria”. “Libero Grassi rappresenta la Palermo migliore – aggiunge la presidente di Confesercenti Palermo Francesca Costa –La Palermo che in tempi ben più difficili di oggi ha creduto e lavorato per una città diversa, rigenerata nella sua anima sociale ed economica”.