Il governo ha incassato la fiducia al Senato, ottenendone così il via libera definitivo, sul disegno di legge di conversione in legge del decreto legge recante disposizioni urgenti in materia finanziaria, la cosiddetta ‘manovrina‘, già approvata alla Camera, con 144 Sì, 104 No e 1 astenuti. I votanti erano 249 e la maggioranza era di 125 voti. La manovra è quindi legge.
Il decreto, in scadenza il 23 giugno, nato per dare seguito alle richieste europee di correzione da 3,4 miliardi dei conti pubblici, è stato blindato dalla maggioranza. Nessuno spazio a modifiche rispetto al testo approvato alla Camera sempre con ricorso alla fiducia.
Tra le novità introdotte a Montecitorio, l’inserimento dei “nuovi voucher”, motivo per il quale Mdp non ha partecipato al voto a palazzo Madama.
Tra le misure contenute nel decreto, si va dallo split payment esteso a società pubbliche e quotate, nonché ai professionisti, ai rimborsi Iva più veloci, all’addio agli studi di settore con il debutto degli Indicatori sintetici di affidabilità fiscale, al varo di una web tax transitoria.
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