Circa 2 milioni di persone in piazza a Parigi – e almeno 3,7 in tutta la Francia – per commemorare le vittime dell’attentato alla redazione del giornale satirico Charlie Hebdo, costato la vita di 12 persone, e schierarsi in difesa della libertà d’espressione. Quella tenutasi ieri a Parigi è probabilmente la più grande manifestazione della storia francese, “un evento senza precedenti”: così il ministero dell’Interno francese ha definito la marcia repubblicana a Parigi, ripetendo che i dimostranti – di tutte le fedi religiose – sono stati così numerosi da rendere impossibile una stima esatta dell’affluenza per il momento. Ad aprire il corteo il presidente francese Francois Hollande, affiancato da altri leader europei, tra cui il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker, il presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi, il premier britannico David Cameron, la cancelliera tedesca Angela Merkel e l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue Federica Mogherini. In seconda fila il premier israeliano e il presidente palestinese.
Per l’Italia, oltre al presidente del Consiglio Matteo Renzi, hanno partecipato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, il ministro dell’Interno Angelino Alfano l’ex premier Mario Monti, l’ex premier e presidente della Commissione Ue Romano Prodi e alcuni sindaci, come quello di Torino, Piero Fassino e di Milano, Giuliano Pisapia.
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