“La presenza del Prefetto di Palermo a Partinico (tra l’altro in una data così significativa, negli stessi giorni in cui nel lontano 1982 venne qui il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, come ci ha ricordato) rappresenta un segnale importante di presenza dello Stato nel nostro territorio”.
Lo dice Nadia Lo Medico, responsabile del presidio territoriale Confesercenti a Partinico che qualche giorno fa ha preso parte al Comitato per l’Ordine pubblico voluto dal Prefetto. “Alla mano tesa dello Stato, il presidio Confesercenti con le imprese che rappresenta, ha voluto rispondere con un documento programmatico consegnato alle tre commissarie del Comune sciolto per mafia. Un documento che nella legalità e nel sostegno alle imprese sane individua il fulcro della rinascita di questo paese e della sua gente e che suggerisce una nuova fase di concertazione per ripartire dopo il Covid”, dice ancora Lo Medico.
La lettera, inviata alle commissarie, si apre con alcune considerazioni sulla pandemia che “ha messo a dura prova la tenuta di tutte quelle attività che trovano la ragione d’essere del proprio business nella libertà di movimento delle persone”, a cominciare dalla filiera del turismo (-60% presenze turistiche nel 2020 rispetto al 2019). Da dove iniziare? “Oltre a maggiori controlli sul rispetto delle norme anticontagio e ad aiuti economici per compensare adeguatamente le perdite di fatturato subite dalle imprese – dice subito Lo Medico – occorre predisporre le condizioni per garantire una credibile programmazione dello sviluppo nel territorio ed avviare un Piano di Ripresa per le Attività Produttive, soprattutto per le pmi del commercio, del turismo e dei servizi”. Una sorta di patto tra amministrazione locale e imprese che parta dalla revisione dei tributi locali. “A nostro avviso – scrive Lo Medico nel documento – va pienamente colta la facoltà data ai Comuni di intervenire sui tributi locali, andando oltre il rinvio delle scadenze, con riduzione delle tariffe e financo la cancellazione del tributo fino alla cessazione dell’emergenza”.
“Quello che bisogna evitare a tutti i costi – spiega la responsabile territoriale di Confesercenti – è che il Covid azzeri le imprese sane”. Per questo al centro del documento c’è la richiesta di un “Anno Bianco”, da inserire nel prossimo bilancio comunale, per tutti i tributi comunali 2020/2021 di tutte quelle attività produttive che hanno avuto un calo del fatturato pari o superiore al 30% rispetto al 2019. “Quello a cui pensiamo è una ripartenza nella legalità. Per questo diciamo che l’anno bianco deve servire non solo ad aiutare la ripresa ma ad accompagnare le imprese nella regolarizzazione di eventuali debiti pregressi con piani di rateizzazione a lungo periodo (minimo 60 mesi). In questo modo – dice Lo Medico – si potrà ripartire nella legalità innescando un processo positivo per l’intera comunità”.
Confesercenti ha chiesto anche la possibilità, tra l’altro, di ottenere “concessioni temporanee, in maniera gratuita e con procedura semplificata, di aree pubbliche non solo per le attività di pubblici esercizi ma anche per il commercio così da esporre merce all’aria aperta, in condizioni più sicure per il contenimento dei contagi”, spiega ancora Lo Medico. Infine, Confesercenti ha proposto anche un anno bianco per i canoni per gli anni 2020/2021 di strutture comunali date in gestione a operatori commerciali e altri enti (associazioni, comitati).
“Quello che bisogna evitare a tutti i costi – spiega la responsabile territoriale di Confesercenti – è che il Covid azzeri le imprese sane”. Per questo al centro del documento c’è la richiesta di un “Anno Bianco”, da inserire nel prossimo bilancio comunale, per tutti i tributi comunali 2020/2021 di tutte quelle attività produttive che hanno avuto un calo del fatturato pari o superiore al 30% rispetto al 2019. “Quello a cui pensiamo è una ripartenza nella legalità. Per questo diciamo che l’anno bianco deve servire non solo ad aiutare la ripresa ma ad accompagnare le imprese nella regolarizzazione di eventuali debiti pregressi con piani di rateizzazione a lungo periodo (minimo 60 mesi). In questo modo – dice Lo Medico – si potrà ripartire nella legalità innescando un processo positivo per l’intera comunità”.
Confesercenti ha chiesto anche la possibilità, tra l’altro, di ottenere “concessioni temporanee, in maniera gratuita e con procedura semplificata, di aree pubbliche non solo per le attività di pubblici esercizi ma anche per il commercio così da esporre merce all’aria aperta, in condizioni più sicure per il contenimento dei contagi”, spiega ancora Lo Medico. Infine, Confesercenti ha proposto anche un anno bianco per i canoni per gli anni 2020/2021 di strutture comunali date in gestione a operatori commerciali e altri enti (associazioni, comitati).