“Gradualità sì ma evitare ipotesi Bot”
“Dopo la sentenza della Corte Costituzionale sulle pensioni troppi polveroni di cifre ed ipotesi si sono alzati, mentre occorre fare chiarezza al più presto per il rispetto che si deve a milioni di pensionati. E’ possibile trovare con le rappresentanze dei pensionati soluzioni certe, chiare e ragionevoli ed in grado di evitare di scassare i conti pubblici. Già in passato su questioni che hanno riguardano il valore degli assegni previdenziali si è adottato positivamente il metodo della gradualità dei tempi a partire dal famoso, sia pur diverso, episodio della rivalutazione delle pensioni d’annata. E’ da evitare invece l’ipotesi del ricorso ai Bot che potrebbe aggravare ancora il già stratosferico debito pubblico. Quello che conta è il non rimettere surrettiziamente in discussione un diritto riconosciuto dalla Corte alla vasta platea di pensionati, a partire dai redditi medio-bassi che hanno subito il peso della lunga crisi che ha peggiorato notevolmente le loro condizioni di vita. Quello che non deve accadere invece è che, nei fatti, siano proprio i pensionati a finire sul banco degli accusati scaricando su di loro una difficile situazione dei conti pubblici. La ridda di voci scatenatasi in questi giorni sembra andare in questa direzione. Sta al Governo smentirla con decisioni chiare per rimettere ordine nella vicenda”
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