E’ quanto emerge dal monitoraggio sui flussi di pensionamento dell’Istituto.
Boom di pensioni anticipate nel 2015: sono stati 148.540 gli assegni erogati l’anno che si è appena concluso in aumento del 74,3% rispetto al 2014, quando ad uscire in anticipo dal lavoro erano state 85.2017 persone.
E’ quanto emerge dal monitoraggio sui flussi di pensionamento dell’Inps, aggiornato al 2 gennaio scorso. Resta sostanzialmente stabile il numero dei trattamenti di vecchiaia (149.005).
“L’andamento rilevato – spiega l’Istituto – dipende sostanzialmente dalle nuove regole introdotte nel 2011 dalla legge Fornero che ha inasprito a decorrere dal 2012 i requisiti
contributivi richiesti per il trattamento di anzianità/anticipato. In particolare, i lavoratori che nel 2011 non sono riusciti a raggiungere i requisiti vigenti, solo nel 2015 hanno maturato la maggiore anzianità prevista per il trattamento anticipato secondo la nuova normativa”.
“Nel complesso sono stati erogati 523.536 nuovi trattamenti a fronte dei 479.131 del 2014 (+9,2%)”.
Dal monitoraggio e merge come: “percepiscono un assegno medio mensile di 161 euro i lavoratori pasubordinati andati in pensione nel 2015 (erano 157 euro nel 2014). In totale i nuovi trattamenti erogati l’anno passato sono stati 33.365, a fronte dei 31.139 del 2014. L’assegno medio mensile per i lavoratori dipendenti ammonta nel 2015 a 1.251 euro per un totale di 292.319 trattamenti erogati, quello dei coltivatori diretti a 635 euro, quello degli artigiani a 988 euro e quello dei commercianti a 988 euro”.
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