Consumi fondamentali per ripresa. No ad inasprimenti fisco, lasciare soldi in tasca agli italiani
Il dato odierno sui conti economici del primo trimestre di quest’anno è molto positivo. Il prodotto interno lordo italiano è cresciuto oltre le attese, con uno scarto sorprendente – +0,2, il doppio – rispetto alle stime preliminari diffuse due settimane fa. Purtroppo, però, la variazione acquisita del Pil sull’anno è ancora inchiodata allo 0,9%, al di sotto degli obiettivi programmatici contenuti nel Def (+1,1%): nei prossimi trimestri dovremo fare meglio.
Così l’Ufficio Economico Confesercenti commenta le stime definitive sui conti economici italiani nel primo trimestre 2017, diffusi oggi da Istat.
Le rilevazioni Istat ci restituiscono comunque una fotografia che ispira qualche ottimismo. Complessivamente, la ripresa dell’economia sta accelerando anche da noi, seppure in misura minore rispetto a quanto avvenga negli altri principali paesi europei. E’ da sottolineare il contributo fondamentale dato dal mercato interno: nei primi tre mesi del 2017 i consumi finali nazionali sono cresciuti dello 0,5%, anche se la ripresa della spesa delle famiglie si è diretta soprattutto verso gli acquisti di beni durevoli – che registrano un aumento congiunturale del +1,8% – e nel complesso il commercio al dettaglio continua a vivere una situazione di stallo.
La speranza è che questo scatto inatteso non venga soffocato da un approccio troppo rigido nell’applicazione dei parametri di rientro dal deficit. Occorre lasciare i soldi in tasca agli italiani: l’inasprimento delle condizioni fiscali – che sia Iva o il ritorno dell’Imu prima casa – colpirebbe in primo luogo i consumi delle famiglie, che hanno dimostrato in questi anni di essere uno dei principali motori della ripartenza della nostra economia.
Powered by WPeMatico