Assopanificatori-Confesercenti ha presentato oggi a Roma il comitato di tutela e valorizzazione della “Pizza bianca romana alla pala del fornaio”, uno dei prodotti gastronomici storici più caratteristici della capitale.
“Un’iniziativa che non è circoscritta ai soli fornai iscritti – spiega Assopanificatori – ma che vuole mettere insieme i panificatori di Roma e i cittadini che desiderano preservare la tradizione della pizza romana, al fine di salvaguardare un prodotto dall’antica tradizione, capace di generare, nei circa 420 forni romani, un fatturato annuo che si aggira su circa 30 milioni di euro”.
Il comitato, che ha già visto l’adesione di una ventina di forni, è composto, oltre che da operatori del settore, da personalità dello spettacolo, della stampa, medici e scienziati. Insieme al Presidente, l’attore Remo Girone, oggi erano presenti Rosario Trefiletti presidente Isscon, Giancarlo Giambarresi presidente Assopanificatori Roma, Davide Trombini presidente nazionale Assopanificatori, Emilio Viafora presidente nazionale Federconsumatori, Alfonso Pecoraro Scanio presidente fondazione UniVerde, Gaetano Pergamo direttore nazionale Fiesa Confesercenti, Giacomo Graziosi giornalista TG1 ed i membri del comitato scientifico Agostino Macrì già direttore dell’Istituto Superiore di Sanità, Eugenio Del Toma primario ospedaliero nutrizionista. Presente anche il deputato Filippo Gallinella, che ha assicurato che porterà all’attenzione della Commissione Agricoltura il riconoscimento della denominazione, quando questo sarà formalizzato.
“Come comitato – spiega ancora Assopanificatori – ci impegniamo a far rispettare l’antica ricetta attraverso la dettagliata descrizione del prodotto (pasta soffice e croccante, alveolata, bordo basso e friabile, fatta con farina di grano tenero, acqua, lievito, sale e olio extravergine d’oliva, a forma ovale allungata, schiacciata a mano, preparata con un processo a lunga lievitazione per conferire croccantezza), la circoscrizione dell’area di produzione o la delimitazione geografica, il disciplinare di produzione, con la prova dell’origine del prodotto e del metodo di ottenimento, le caratteristiche organolettiche e l’elaborazione degli elementi che comprovano il legame con il territorio e il suo ambiente e la denominazione”.
“La pizza bianca alla pala del fornaio – conclude Giancarlo Giambarresi Presidente provinciale Assopanificatori – rappresenta un plus importante per l’enogastronomia romana e per il turismo, sempre più in cerca della tipicità e costituisce, per i fornai, un importante prodotto che incide per circa il 25% medio sul fatturato; la pizza bianca romana alla pala del fornaio è molto apprezzata dai consumatori e rilanciata dalla moda dello street food”.
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