I primi 20 giorni di saldi hanno il segno positivo. Tornano a respirare i commercianti del settore moda. A Palermo, da un sondaggio a campione effettuato tra i propri iscritti, Confesercenti stima un incremento medio del 15 per cento sulle vendite rispetto al 2020. A determinare la ripresa alcuni fattori concomitanti: il desiderio di normalità delle persone, la ripresa dei matrimoni e delle vendite legate alle cerimonie e, soprattutto per gli esercenti del centro storico, il ritorno dei turisti.
“L’incremento rispetto al 2020 c’è stato: si va da un +10 fino ad un massimo del +25 per cento. Dati che ci fanno ben sperare perché ci stiamo avvicinando ai livelli pre-Covid. Il trend è positivo ma bisogna scongiurare a tutti i costi nuove chiusure”, dice Massimo Mangano, imprenditore del settore Moda e vice presidente vicario di Confesercenti Palermo.
A fare da traino alle vendite anche la ripresa dei matrimoni e delle cerimonie. “Per noi si tratta di una fetta importante di mercato – dice Filippo Zagra, titolare di marchi come Amelie, Max & Co e Brums – Nel 2020 si è fermato tutto ed ora torniamo a respirare anche se l’annuncio della ripresa delle cerimonie è partito troppo in ritardo per consentire alle case madri di garantire l’approvvigionamento dei negozi. I numeri avrebbero potuto essere ancora più positivi”. Resta il timore per il futuro e la flessione (-20%) del 2019. “Qualsiasi soluzione per evitare nuove chiusure è ben accetta anche il green pass”, dicono i commercianti. Al primo posto tra gli interventi ritenuti risolutivi: la vaccinazione.