Lo comunica Eurostat che aggiunge come resti, però, invariato nella Ue-28
A luglio il volume delle vendite del commercio al dettaglio è diminuito dello 0,2% nella zona euro rispetto al mese di giugno, restando invariato nella Ue-28. E’ quanto risulta dalle stime pubblicate da Eurostat, ufficio statistico dell’Unione europea.
“A giugno – prosegue Eurostat – era aumentato di 0,3% nella zona euro, mentre risultava invariato nella Ue-28. Rispetto a luglio 2017, l’indice delle vendite al dettaglio è cresciuto del 1,1% nella zona euro e del 2% nell’Ue-28”.
“Il calo dello 0,2% – spiega l’ufficio statistico – è dovuto ad una caduta dello 0,7% del carburante auto e di 0,6% di cibo, alcol e tabacco, mentre i prodotti non alimentari sono aumentati di 0,4%. Nell’Ue-28 il dato immutato è dovuto ad un aumento dei prodotti non alimentari dello 0,5%, mentre i carburanti per autotrazione sono diminuiti dello 0,9% e cibo, bevande e tabacco dello 0,3%. Tra gli Stati membri, i cui dati sono disponibili, i cali maggiori del commercio al dettaglio si sono registrati in Belgio (-2,1%), Portogallo e Svezia (-1%). Aumenti invece in Slovacchia ed Estonia (+1.1%) e Regno Unito (+0,8%). Per l’Italia il dato non è disponibile”.
“L’aumento dell’1,1% del volume del commercio al dettaglio nell’area dell’euro – conclude – è dovuto a aumenti dell’1,4% per cibo, bevande e tabacco, dell’1,3% per i carburanti per autotrazione e dello 0,9% per prodotti non alimentari. Nell’Ue-28, l’aumento del 2,0% del volume degli scambi al dettaglio è dovuto all’aumento del 2,1% per il carburante per autotrazione, dell’1,9% per i prodotti non alimentari e dell’1,8% per cibo, bevande e tabacco. Tra gli Stati membri, per i quali sono disponibili dati, i maggiori incrementi annuali del volume totale del commercio al dettaglio sono stati registrati in Polonia (+ 7,7%), Lituania (+ 7,2%) e Irlanda (+ 6,6%). Le maggiori diminuzioni sono state osservate a Malta (-2,6%), Svezia (-1,1%) e Austria (-1,0%)”.
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