Verso taglio dei tassi e stimoli per Pmi
La Bce sta preparando un pacchetto di misure di politica monetaria, in vista del prossimo vertice di giugno, che include anche tagli ai suoi principali tassi di interesse e stimoli per le piccole e medie imprese. Lo rivelano fonti vicine all’istituto di Francoforte, secondo le quali il tasso sui depositi potrebbe diventare, per la prima volta, negativo. Difficilmente verrà invece varato un piano per l’acquisto di bond e dunque non sono previste misure di quantitative easing.
Il taglio dei tassi, assicurano le fonti, è praticamente “cosa fatta. Per la prima volta – aggiungono – i tassi sui depositi diventeranno negativi”. La mossa, spiegano, dovrebbe servire a contenere il rafforzamento dell’euro. Secondo le fonti il taglio dei tassi dovrebbe essere di 10-20 punti base per tutti e tre i tassi. Attualmente il ‘repo’, il tasso di rifinanziamento, è al minimo storico dello 0,25% e quello sui depositi è a livello zero.
La settimana scorsa Mario Draghi non ha escluso iniziative di politica monetaria a giugno, senza però entrare nel dettaglio delle possibili mosse. L’Eurotower è preoccupata per il prolungato periodo di bassa inflazione e intende agire anche contro il caro euro che non favorisce l’export. Questo timore riflette una più generale preoccupazione per la situazione delle piccole e medie imprese, penalizzate dalla stretta del credito.
Le fonti confermano che Francoforte sta studiando misure di stimolo che favoriscano la concessione dei prestiti alle piccole e medie imprese, non considerando particolarmente efficace da questo punto di vista l’ulteriore taglio dei tassi di interesse. L’ipotesi più attendibile è l’avvio di un nuovo Ltro, le operazioni di rifinanziamento a lungo termine (prestiti a tre anni a tassi agevolati).
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